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Conferenza "Tecniche di Risveglio Iniziatico" con Fulvio Boselli

sab 13 lug

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Milano

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Conferenza "Tecniche di Risveglio Iniziatico" con Fulvio Boselli
Conferenza "Tecniche di Risveglio Iniziatico" con Fulvio Boselli

Orario & Sede

13 lug 2024, 15:30 – 17:00

Milano, Via dell'Unione, 7, 20122 Milano MI, Italia

L'evento

Da millenni, sia in Oriente che in Occidente, diverse tradizioni hanno discusso la dottrina dei Centri di Forza. Nella letteratura orientale, vi sono molteplici descrizioni riguardanti le varie collocazioni, visualizzazioni e funzioni di questi centri, comunemente chiamati “Chakra”, termine che può essere tradotto come “ruota”, “disco” o “cerchio”. Questo concetto, tipico delle tradizioni religiose dell’India, trae origine dagli insegnamenti sulle tecniche tantriche induiste e buddiste ed è presente, ad esempio, nello yoga e nella medicina ayurvedica.

Nel panorama moderno, Tommaso Palamidessi, fondatore dell’Archeosofia, rielabora la dottrina dei centri di forza alla luce dell’esoterismo giudaico-cristiano. 

Nel suo libroTecniche di Risveglio Iniziatico (1975), illustra alcune tecniche ascetiche volte al risveglio e allo sviluppo di questi centri. Queste tecniche comprendono la realizzazione di icone o supporti meditativi, tecniche respiratorie e meditazioni che, al posto dei mantra tibetani, utilizzano Nomi Divini della tradizione ebraica, in linea con la tradizione occidentale. 

Nel trattato, sono presentati i sette centri sottili principali e per ciascuno di essi Palamidessi riporta la collocazione precisa nella costituzione invisibile dell’uomo e della donna, oltre a elencare i rapporti e le corrispondenze con gli elementi del cosmo.

Nonostante siano stati utilizzati termini differenti nelle varie tradizioni - Chakras per la tradizione indiana, Korlos per quella tibetana, Ofan per l’ebraica, Lataif per l’islamica, Sensi Sottili o Corone per quella occidentale, Epicentri dell’Anima o Centri Psichici per la tradizione Archeosofica - sostanzialmente tutte queste espressioni fanno riferimento allo stesso concetto di “senso spirituale”. 

Indipendentemente dalla tradizione alla quale ognuno si sente di appartenere, ciò che conta è capire: cosa sono questi sensi spirituali?

Quanti e quali sono? Dove si trovano? E a cosa servono?

Conosciamo il mondo e ci relazioniamo ad esso attraverso i nostri sensi fisici, che sono le cinque finestre attraverso cui percepiamo e indaghiamo la realtà. Sebbene siano sensibili e specifici nelle loro singole funzioni, non ci mostrano l’intera realtà oggettiva: ultrasuoni, ultravioletti, microorganismi, illusioni ottiche e acustiche sono solo alcuni esempi di come i nostri sensi fisici siano insufficienti e ci diano una comprensione parziale di ciò che ci

circonda.

I centri di forza sono particolari antenne spirituali che, una volta risvegliati e sviluppati, diventano delle porte che si aprono e permettono l’accesso a vari piani della creazione, ampliando così la nostra percezione della realtà verso il metafisico. Attraverso questi “sensi” più sofisticati, possiamo entrare in contatto con quei mondi soprasensibili di cui hanno parlato saggi, sacerdoti, filosofi, grandi mistici e Padri della Chiesa come Origene e

San Gregorio di Nissa.

Nella vita ordinaria, questi centri restano più o meno latenti, ma il loro risveglio è fondamentale nell’itinerario ascetico di sviluppo spirituale dell’uomo e della donna, essendo strumenti della vita dello spirito e della percezione del divino. In che modo?

L’uomo è un’unità psicosomatica, composto di corpo e anima, fra loro strettamente interdipendenti. L’aspetto visibile-materiale e quello invisibile-energetico si influenzano reciprocamente grazie a una serie di corrispondenze. Nell’ambito fisico, i centri sottili sono in relazione con determinate strutture anatomiche come plessi nervosi e ghiandole endocrine, mentre sul piano spirituale sono in relazione con le Divine Energie Increate, le

 Sefirot, ossia gli attributi di Dio, i dieci aspetti attraverso i quali Egli si fa conoscere ai puri di cuore.

Le ricerche, gli scritti e la sperimentazione personale di Tommaso Palamidessi permettono a noi occidentali di avvicinarci all’esperienza della dottrina dei centri di forza con metodi e tecniche meditative più adatte alla nostra mentalità. L’obiettivo rimane il risveglio, la purificazione e la dinamizzazione di questi organi sottili, al fine di operare la trasmutazione della coscienza e sintonizzarci sulle frequenze dell’Altissimo.

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