Presentazione del libro "Simbologia di Nettuno" con l'autrice Lidia Fassio
ven 02 feb
|Milano
Un'ampia quanto approfondita panoramica di Nettuno, analizzandolo in profondità nel suo simbolismo e nella sua funzione archetipica. Partecipa gratuitamente, registrati qui.
Orario & Sede
02 feb 2024, 18:30 – 20:00
Milano, Via dell'Unione, 7, 20122 Milano MI, Italia
L'evento
Parlare di Nettuno è tutt’altro che facile poiché, quando si cerca di descrivere questo archetipo, inevitabilmente si finisce per definirlo e banalizzarlo, poichè esso non è definibile.
Per comprendere qualcosa in più della sua indefinitezza basta pensare al fatto che, nella mitologia, era il dio degli abissi che doveva assumere una forma diversa ogni volta che saliva in superficie.
Nettuno ha poco a che fare con l’Io e la coscienza, è il grande governatore di quella porzione della psiche che Jung definisce “inconscio collettivo” che, tuttavia, può suggerire.
La coscienza non è una funzione isolata e, per quanto possa sembrare un’istanza superiore, è parte di un contesto più allargato che ha il compito di farci capire che vi è una dinamica di movimento sottostante che stuzzica di tanto in tanto il soggetto affinchè rivolga il suo sguardo a ciò che accade in profondità.
Gli archetipi, nella concezione del Sé – l’archetipo della totalità che riflette nella delicata relazione microcosmo-uomo funzioni molto più vaste e significative presenti nel macrocosmo-universo - sono dei principi organizzatori che vengono sperimentati dagli esseri umani come fenomeni parziali di una dialettica di opposti unificati che consentono all’uomo di aprire dei varchi nella comprensione della psiche.
La coscienza è costantemente in movimento e opera continue “metamorfosi” per consentire all’uomo di intravedere in superficie tracce dei processi che vengono operati a livello profondo dagli archetipi organizzatori e ordinatori della stessa.
La forma della coscienza è uno spazio simbolico e virtuale addetta a percepire frammenti di ciò che accade nell’inconscio ma, più di ogni altra cosa, invita a individuare il progetto di una “creatura” radicata in un corpo che è il tempio della coscienza che dovrà imparare ad abitarlo sempre più consapevolmente. Questa è la ragione per cui la forma umana custodisce i moti dell’animo e delle forze oscure ancorate a qualcosa di primitivo che, tuttavia, vengono guidate verso l’unificazione dei contrari.
Al di là della forma c’è l’informe, una dimensione in cui l’essere si fonde con il non essere, in una metamorfosi continua che lo unisce a ciò da cui tutto ha avuto origine (il Sé, esattamente nel punto in cui la morte diventa l’inizio di una rinascita, il germe destinato a fiorire in un nuovo stato di libertà che non conosce nè il tempo né lo spazio.
Il linguaggio fa fatica a portare fuori idee e pensieri che non si assoggettano alle definizioni codificate che vivono solo in quel territorio della coscienza – aperto e senza confini – distinto dal mondo della realtà esteriore. Se guardiamo attentamente la natura scopriamo che in essa c’è traccia della vita dall’ordito più complesso, tessuto dalla mano silenziosa del destino, in fili ordinati che alla fine compongono l’arazzo riconosciuto dalla memoria come lo spazio senza tempo che si apre all’anima in tutto il suo splendore.
Chi è Lidia Fassio?
Astrologa - studiosa di psicologia - simbolismo - mitologia e medicina psicosomatica. E' torinese - Capricorno ascendente Ariete e Luna in Leone. Appassionata d' astrologia da oltre 20 anni: allieva di Lisa Morpurgo; ha fatto parte del gruppo di Milano. Da anni ha individuato le strette connessioni tra astrologia e psicologia ed ha integrato, le due discipline, in un particolare metodo di lettura che insegna nei suoi corsi.
Ha partecipato a vari congressi nazionali ed internazionali con l'incarico di relatrice. Scrive su riviste specializzate .
Svolge corsi, seminari e conferenze d'astrologia umanistica in tutto il territorio nazionale.
E' moderatrice della mailing list Convivio Astrologico di M. Olmeda collaborando all'omonimo sito.
E' caposcuola nel cercare di far riconoscere agli astrologi un vero e proprio ruolo professionale ; sostiene da anni la necessità che l'astrologia abbia una vera e propria "formazione" che prepari alla professione di "counsellor".
Si avvale della collaborazione di numerosi colleghi ed allievi dei suoi corsi.
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