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TAROCCHI: così antichi, così attuali

Attraverso lo studio e la pratica dei tarocchi si può migliorare la comprensione di noi stessi, di come realmente siamo, e quali sono i nostri più intimi desideri.

Utilizzati con capacità e serietà possono essere uno strumento di conoscenza. L'inconscio conosce profondamente la persona, senza segreti, e non ha né limiti, né confini. Il linguaggio di questa simbologia medioevale, la comunicazione sottile, profonda che nei tempi antichi erano modalità di sopravvivenza, nei tempi moderni si è persa la serietà, affiancando i tarocchi ad un'immagine errata. Nella storia grandi uomini e grandi donne si consultavano con le carte, fra questi Napoleone Bonaparte, e tantissimi altri.

È necessario liberare la propria coscienza da limiti e pregiudizi dovuti a false convinzioni, per rendersi recettivi al linguaggio dei simboli. Più siamo sgomberi da sovrastrutture, aperti e puri (come i bambini), più la verità si rende accessibile.


Come riteneva il dott. Carl Gustav Jung, i Tarocchi possono diventare uno strumento di luce anche a scopo psicoterapeutico, ad esempio possiamo tuffarci nelle arcane e simboliche immagini richiamando i cosiddetti archetipi.



I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi sono come un libro aperto che racconta la nostra storia, così come ci presentano i sentieri percorribili per continuare il nostro viaggio. 22 Arcani, 22 porte che si aprono, si schiude il microcosmo e il macrocosmo.​

Essi si calano nell'anima dell' individuo, per svelare il proprio arcano, la propria stella guida. Giocando con i Tarocchi, mentre si apprende la tecnica di auto conoscenza e di divinazione, si potrà modificare il proprio futuro o il proprio karma, sempre con la consapevolezza che l'essere umano ha il libero arbitrio ed è artefice del proprio destino. In questo modo, mediante l'azione positiva pratica e mentale, determinando così i nostri scopi ed obbiettivi, possono aiutarci a cambiare il nostro percorso.


Mariasole




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